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domenica 14 agosto 2011

Al mare di corsa

Oggi, dopo una setimana di ottimo lavoro, mi attendeva un allenamento da 90 minuti, che per me vuol dire 18 Km.

Parlando con i compagni di squadra mi è venuto in mente che un buon modo per conciliare famiglia e passione sarebbe stato andare al mare di corsa.

Da casa mia la spiaggia dista un po' meno di 20 chilometri, per cui niente di meglio che unire l'utile al dilettevole.

In più, non so per quale motivo, avventurarmi su quel tracciato mi faceva sentire un po' folle. Ho fatto mille volte più di 15 chilometri in allenamento, ma forla andando al mare mi dava quella carica tipica delle "grandi Imprese".

E cosa sarebbe una grande impresa senza un po' di foto?

Infatti ieri, dopo due anni che ho il cellulare, ho installato sul pc la suite per gestire le foto dal cellulare al pc, così quelle che vedete in questo post sono le foto fatte mentre correvo.

Stamani mi alzo alle 6.30, preparo le borracce per la cintura, preparo il lettore Mp3, metto il telefono nella cintura, Garmin e via andare.

Parto con l'intenzione di fare 18 Km in 90 minuti, ossia passo medio di 5 min/Km, e alla fine riuscirò a farlo senza problemi.
Però subito dopo la partenza, massimo 2500 metri, patapam, finisco per terra disteso come una pelle d'orso. Cadendo finisco su della ghiaia e mi apro il palmo della mano sinistra come si uò vedere nella foto, che non rende l'idea dello schifo che ho nel palmo della mano.

Cadendo un sanissimo "Porca Puttana" mi parte naturale e due signore che assistono alla scena mi dicono, un po' tra lo spavento e il conforto: "Sa succede anche a noi!". Ma andate a cagare! In pratica sul marciapiede era presente un moncone di un vecchio cartello stradale che sbucava dal terreno di 5 cm e io l'ho preso in pieno.

Mi fermo 1 minuto, il tempo di prendere una borraccia e sciacquarmi la mano. Riparto ma il dolore è tanto, e ho pure l'idea di tornare a casa. Comunque dopo 2 chilometri non ci penso già più.

La strada scivola via facile e nonostante corra su una provinciale il traffico è ridotto al minimo. Incrocio qualche ciclista che, nonostante la rinomata stronzaggine della specie, mi saluta.

Al 10° chilometro vedo un compagno di squadra in auto che va al mare dove mi sto recando io. E' un veterano e di queste attraversate ne ha fatte milioni a ritmi ben più veloci dei miei.

La strada è un continuo saliscendi, e se in discesa riesco a recuperare, invece in salita, soprattutto verso il 15° Km, arranco. Proprio in quel momento passa mia moglie che porta l'auto a destinazione e penso "Chiedimi se voglio un passaggio, ti prego. Lo accetto al volo".
E invece mia moglie tira dritta e per fortuna con la poca volontà che mi resta continuo la corsa. Appena salutata mia moglie rischio la vita: un pirla, convinto di essere in pista, invade la corsia di emergenza dove corro, perché deve diostrare al mondo che la mamma dei coglioni è sempre gravida.

Mi butto in cunetta, e augurandogli morte lenta e dolorosa continuo a correre. Sono oramai al 16° chilometro e mi attende un rettilineo di 2 chilometri che mi porta all'ingresso del paese. Incontro una pink runner che mi saluta nemmeno fossi il suo più stretto parente, però fa sempre piacere.



Al 17° chilometro abbondante passo davanti al cimitero e in contemporanea passa una volante dei carabinieri... Coincidenza?

Finisco il 18° chilometro in meno di 90 minuti e penso di arrivare fino alla spiaggia, che dista 1 chilometro, correndo. Poi appena imbocco la strada ci ripenso, la strada è troppo pendente e le gambe non girano più.

Alla fine arrivo in spiaggia passeggiando, mi tolgo tutto tranne gli svolazzini e faccio un bagno rigenerante, l'acqua è ghiacciata, e la mano
abrasa mi fa malissimo. Ma sono contento.






Con mia moglie andiamo al bar sulla spiaggia, colazione con caffè, succo di frutta e croissant alla crema, e la giornata può iniziare nel migliore dei modi. Peccato che poi il meteo porti acqua e dopo poco più di due ore siamo stati costretti a scappare dalla spiaggia.

Bell'esperienza, da ripetere non appena le gambe si riabitueranno ai lunghi chilometraggi.

Buona Corsa e buon ferragosto!





5 commenti:

  1. Complimenti! Anche io son caduto due volte dentro le saline a CA, proprio a causa di alcuni monconi di paletti che, visto il colore (legno chiaro stracotto da sole e sale), si mimetizzano col terreno.
    Niente ghiaia, ma cmq abrasione del polso e bestemmie. :)
    Bellissimo allenamento... se non fosse per la tua media così lontana dalla mia, ti proporrei un giorno di rifarlo insieme. :)
    Ciao!
    PS: pioggia dopo due ore? meno male che non mi son mosso. ;-)

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  2. buonissima idea la corsa al mare! lo dicevo io che tornava utile il pantaloncino per il bagno....

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  3. @Marcello: se ti alleni lo facciamo di sicuro, non ora che non hai i Km nelle gambe, ma appena riesci a buttare qualche lungo lo possiamo fare di sicuro

    @Yo: provati e non sono di sicuro peggio ti tanti altri boxer; preferisco ancora gli slip (per correre) :)

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  4. Ah, lo farei anch'io, se non altro per risparmiare tempo durante la giornata, facendo l'allenamento e contempporaneamente accontentando mia moglie. Peccato solo che il mare dista 30 km... ;)

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  5. @Grezzo: puoi farlo come lungo per la preparazione per Cagliari... non fare il furbo e corri ;)

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