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giovedì 15 marzo 2012

In piscina

Andare in piscina, per uno che corre, ma che non ha ambizioni da triplice, è uno svago, un relax. E' in pratica un modo per muovere il resto del corpo oltre le gambe.

Andare in piscina, più che andare in strada a correre, significa anche educazione.

Andare in piscina a fare nuoto libero, dopo che però si sono fatti due anni di corso di nuoto è un modo per fare sport senza l'assillo degli orari fissi.

Partendo da queste considerazioni, ecco alcune annotazioni sull'ambiente della piscina:

Il triatleta lo riconosci lontano un miglio: stile libero, poi stile libero, poi ancora stile libero, magari un po' di dorso, e poi stile libero. Gli chiedi di fare due vasche a rana e si muove come un pistone fuori fase. Non sia mai poi fare un po' di farfalla (non delfino, farfalla), credo gli possa venire una sincope.

Il vecchietto che ha scambiato la piscina comunale per quella di casa sua, lo vorresti uccidere: nuota a dorso, perfettamente al centro della piscina e le braccia anziché essere perfettamente distese, sono perfettamente perpendicolari al corpo. Ti tira certe manate...

Gli agonisti di 18 anni: li odi, hanno la metà dei tuoi anni, di cui almeno 10 passati in acqua e con 3 bracciate, in qualsiasi stile, finiscono la vasca... Possiate affogare!

Gli aspiranti bagnini che sono magari ex nuotatori o pallanuotisti, che con spirito cameratesco nuotano in 15 in una corsia da 25 metri... Li affogheresti uno per uno perché hanno l'educazione di un cervo in bramito!

Le dolci vecchiette che fanno tavoletta affiancate e si raccontano di quel loro nipote o di quella nuova tassa da pagare... Morire per far risparmiare soldi all'INPS no?

I simpatici ragazzotti che fanno 2 vasche a tutta e poi, a gruppi di 5 o sei persone, si affollano a fondo vasca e non puoi nemmeno fare una finta virata a rana perché quello è il momento dello spritz... Andate al bar bastardi!

Quelli che sono delle lumache ma a fondo vasca piuttosto che fermarsi e farti passare ucciderebbero la mamma... Continua così e lo so io cosa ci faccio con tua mamma!

Quelli che in doccia, dopo che tu hai fatto 60 minuti pieni facendo mille mila vasche ti dicono: ma non ti fermi mai? Scusa caro, se volevo fermarmi andavo in palestra a fare finta di sollevare pesi... con quello che costa l'ingresso libero in piscina meglio sfruttarlo tutto.

Oggi mi sento molto tollerante. Mi fermo qui perché ne avrei per altri 200 tipi di categorie

Buona Corsa e Buone Vasche

2 commenti:

  1. Aggiungerei: "non mi fermo mai non solo perché son lì per allenarmi e non per fare conversazione (altrimenti andrei in una qualsiasi palestra), ma anche perché, con quello che costa la piscina, i miei 45 o 50 minuti li voglio mettere tutti a frutto". :D

    Voglio però spezzare una lancia a favore dei triatleti: è vero che, nelle gare, fanno solo stile libero, quindi molti di loro si allenano solo in quello, in piscina... ma ho visto amici agonisti che, seguiti da un istruttore (quindi non facendo nuoto libero), dovevano seguire delle tabelle ben precise e cmq variate, non solo stile libero-stile libero-stile libero. :D

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  2. Concordo in pieno con il tuo pensiero...e fidati io faccio un secondo lavoro in piscina e non sai quante se ne vedono...l'educazione in acqua non è da tutti...ma non è da tutti neanche la capacità di allenarsi in acqua,tanti aspiranti triatleti prima di iniziare dovrebbero farsi un bel corso di nuoto...perchè correre è banale...andare in bici magari anche, nuotare devi saperlo fare...magari non bene...ma decentemente...

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