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lunedì 9 settembre 2013

Un anno!

Snoopy scriverebbe: "Era una notte buia e tempestosa...".
Io posso continuare: "... quando mia moglie con occhi da gufo mi disse: Amore andiamo in ospedale".

Inatteso non proprio, ma di sicuro in anticipo di 3 settimane veniva alla luce il mio piccolo cialtrone.

Dopo un anno lui è diventato un vero diavolo della tasmania, in due sensi: è in grado di ingurgitare qualunque cosa io gli dia da mangiare, e soprattutto, nonostante gattoni, è velocissimo.

Forse non avrà la passione del padre per la corsa di fondo, ma potrebbe diventare il prossimo Usain Bolt dei gattonatori.

Le mie giornate sono cambiate, di sicuro in meglio. Qunado anche mi sveglio alle 5.30 del mattino per andare al lavoro, lo trovo in piedi nella culla che salta come un canguro e mi sorride.

Mi sorride anche quando, maledetto bastardo, gli tolgo il panno e di proposito mi piscia tutto! E io giù a disinfettare il bagno, a raccogliere urina come manco il peggior lavacessi, e poi a farmi due risate quando me lo rifà dopo pochi secondi.

Molti avevano predetto che avrei smesso di correre, che non avrei dormito, che non avrei avuto tempo se non per lui.

Ringraziando il cielo, lui non mi ha tolto che poche ore di sonno quando ha avuto qualche malanno di stagione; grazie alla mamma, le mie corse alle 4 del mattino continuo a farle, e in più mi stimola sempre, inconsciamente, a dare il meglio di me per non deluderlo.

Prima o poi taglieremo assime un traguardo, magari quello della mia prima maratona.
Buona Corsa!