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martedì 28 giugno 2016

DeCazzibus

Da quando faccio sport, dall'età di 16 anni, di personaggi strani ne ho incontrati.

C'era quello che a 21 anni era convinto di poter battere Pozzecco in un 1vs1, prendendole poi da me che ero una pippa galattica; c'era chi era convinto di essere il nuovo Lollo Bernardi, salvo non superare il metro e ottanta di altezza. Ho incontrato persone che per me facevano prestazioni inarrivabili, che giusto per il piacere di correre in compagnia, rallentavano il passo, raccoglievano asparagi a bordo strada mentre io morivo gonfio per correre a 4'30" per 20 Km.

Tutti questi personaggi però sono inarrivabili se paragonati al mio nuovo idolo. Lui è entrato prepotentemente nella mia vita grazie al passaparola di alcuni amici brianzoli che me lo hanno fatto conoscere.
Costui ammorba svariati social, da Strava a Facebook, da Connect al forum Runnigforum.it.

Lui ci tiene a farci sapere che ha sempre ottime sensazioni, che corre da 12 anni solo per il gusto di correre, che corre nelle contrade del suo paese e che spesso lo fa in compagnia dei gatti.
Fin qui non ci sarebbe niente di strano, se non fosse che ci dice di correre facilmente 21 Km in 70'. E lo fa ripetutamente più volte nella stessa settimana. Ci dice che fa salite al 20% a meno di 4' a Km.

La cosa particolare è che non fa gare, ma lui corre per il solo gusto di farlo. E a fine seduta di allenamento ci tiene a farci sapere delle sue ottime sensazioni, pubblicando foto di se stesso davanti allo specchio di una camera arredata negli anni 70 con un pollice alzato e le gambe storte tipiche del calciatore di terza categoria.

Per chi non fosse avvezzo con i passi gara, se uno riesce a fare ripetutamente uscite del genere in settimana vuol dire che una mezza la potrebbe correre facilmente intonro a 3' a Km. Ossia un passo da professionista, non dico da keniano, ma comunque un ottimo corridore da giro della nazionale.

A novembre ho pure aperto un gruppo su FB, dove ci siamo sbizzarriti a imitarlo a dire che tutti correvamo a 3'33" con trentatre trentini che entravano a Trento tutti e trentatre trotterellando a 3'33". E' stato uno spasso. Ogni mattina c'era un disagiato nuovo che ci informava del proprio disagio a 3'33". Il tutto ignorando che già altri avessero creato profili fake di questo personaggio e addirittura stessero stampando magliette inneggianti alla filosofia del Vate DeCazzibus.

Poi il fanciullo si è offeso, ha fatto casino presso Facebook, ci ha fatto chiudere il gruppo, a qualche amico ha fatto sospendere il profilo, e per qualche mese non se ne è più sentito parlare.

Tutto ciò se non ci fosse stato un gruppo di toscanacci che sotto sotto ha continuato a seguire il solco tracciato.
Le panzane del sommo Vate sono continuate, e onestamente, nonostante mi sia divertito in passato continuavo a non capire la necessità di millantare tempi e allenamenti farlocchi, anche perché i più cattivi internauti avevano reperito qualche link ai suoi allenamenti su Strava, e i risultati non erano niente di eccezionale, se non normali sedute di allemanto da tapascione, come del resto sono anche io.

Addirittura qualcuno gli ha chiesto di fare parte della propria ASD per portare prestigio e punti nelle gare (non si sa se seriamente o per prenderlo per il naso).

Quindi sorge spontaneo, negli avventori dei vari social che quest'uomo frequenta, chiederesi perché uno debba arrivare a dire cose del genere.

E la risposta è sempre la stessa, inesorabile, la più vecchia del mondo. La Figa.

E si, perché se è vero che ne tira più un pelo che un carro di buoi, qui il nostro eroe è un broccolatore da competizione.

A tutte le avventrici dei social a sfondo podistico che lui frequenta, regala amorevoli consigli, deliziosi apprezzamenti e se siete davvero meritevoli del suo interesse vi invia pure il numero di telefono. Poi via Whatsapp vi sommerge di complimenti, di sue foto. Sarete presto la sua principessa, perché lui vi apprezza davvero.

L'apoteosi si è raggiunta ieri, quando una toscanaccia d'adozione, gli ha dato corda, e qui si è visto il top. 
Abbiamo scoperto che:
lui è laureato in lettere moderne, fa il bagnino, fa il programmatore, da ripetizioni, e vuole solo il meglio per se.

La laurea in lettere moderne è evidenziata dal fatto che non sa declinare un congiuntivo nemmeno se gli spari alle chiappe e l'uso di ausiliari e articoli determinativi è fatto ad cazzum.
Le doti da programamtore poi vengono fuori subito; infatti non è nemmeno ingrado di usare internet come si deve per scoprire chi sia la sua interlocutrice; ragazza carioca importata in toscana, dedita al sociale in varie forme; forse le foto in bichini della bella fanciulla carioca gli hanno mandato in corto stack heap e ha fatto un core dump irreversibile(si, sono un programmatore, no non sono uno stalker, ho solo usato il mezzo a disposizione).

E niente. La ragazza poi è stata esilarante, l'ha stuzzicato all'inverosimile con doppi sensi, in realtà a un solo senso, che hanno dimostrato la teoria che prevede che noi maschietti abbiamo un cervello ausiliario proprio dentro le mutande. Infatti quando il suo cervello pelvico ha preso il sopravvento è stato esilarante leggere gli sproloqui a cui si è lasciato andare. Si perché la ragazzuola è stata un po' cattivella e ha voluto condividere con la comunità la 'zingarata' che stava portando avanti col Vate.

Non lo so, saremo delle brutte persone, ma a noi tutto questo fa molto ridere, ma soprattutto ci migliora la giornata.
Stay hungry, stay foolish, stay DeCazzibus

lunedì 13 giugno 2016

Saucony Triumph ISO

Dopo 6 mesi di uso a basso chilometraggio mi decido a esprimere un giudizio su questa scarpa.

Facciamo un po' di storia delle mie scarpe.
Oramai sono un drogato di casa Saucony, ma costando un filo troppo e cercando di risparmiare, ho comprato prima una Energy Boost ATR e poi un Mizuno Wave Rider 18.

Della prima devo dire che mi sono innamorato a fine uso, mentre con l'ultima è stato odio incondizionato.
Poi a settembre sono tornato alle americane comprando la Ride 8, sempre una garanzia, e a Gennaio finalmente mi sono deciso a fare l'acquisto delle scarpe in esame.

Quando le ho acquistate ero in convalescenza dall'infortunio al trocantere, per cui ho cercato di preservarle per quando avrei corso con tempi decenti e soprattutto perso un po' di peso.

Ma veniamo subito alle sensazioni. Appena calzate sono leggerissime. Molto fascianti e i materiali sono molto belli, soprattutto la calza/linguetta che dà un senso di morbidezza non indifferente.
Si sente subito la tanta gomma sotto i piedi, ma allo stesso tempo non sembra di correre sui trampoli.

Al copntrario di quanto suggerisca il sito Saucony, ho preso lo stesso numero delle Ride 8 (US 9.5).

I primi 100 Km che ho fato con queste scarpe sono stati comunque a passi molto lenti (sopra i 5' a Km) e con un peso considerevole (intorno ai 78 Kg).

Da Aprile invece sono crollato col peso intorno ai 75 Kg e ho ripreso ad andare un po' più veloce.
Prima soddisfazione nella 10 Km di Chia dove le ho usate per un 10 Km non preparato e corso agevolmente a 4'30", partendo molto lento e poi andando in progressione.
La scarpa, al contrario della Ride 8, risponde molto alla svelta ai cambi di passo, e  non sembra mai obbligare caviglie e polpacci a un extra lavoro per il cambio passo.

Da allora ho fatto soprattutto uscite sopra i 15 Km con dentro ripetute da 1000 m tra i 4'20" e i 4'15".
La scarpa appena si inizia ad accelerare risponde ottimamente e a fine allenamento le gambe non sono mai affaticate. Unica piccola pecca, risulta leggermente più abbondante della Ride 8 per cui devo stare attento all'allacciatura.

Difetto, ma che è un po' comune a tutte le Saucony, è il fatto che il battistrada sia parte integrante del sistema ammortizzante. Infatti con meno di 300 Km la scarpa mostra i segni dei Km percorsi, con un'usura eccessiva del mesopiede.

Altro piccolissimo difetto è il mesh della tomaia. Tende a forarsi in prossimità dell'alluce, e questo è uno dei problemi che mi portano spesso a cercare scarpe più durature.

Il giudizio complessivo, resta comumque molto positivo, e se non fosse per il prezzo, sarei tentato dall'usarla anche come sostituto delle Ride 8.

In realtà a oggi ho la tentazione di provare l'altra top di gamma Saucony, la Zealot ISO, con l'unico dubbio legato al drop 4 mm che ptorebbe infastidire i miei tendini.

Buona Corsa