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domenica 24 aprile 2011

Pasqua, Natale, Ramadan... Comunque correre!

Oggi ne ho avuto la conferma. Siamo malati; non esiste freddo, pioggia, caldo o Natale, Pasqua, Ferragosto o Ramadan, noi dobbiamo correre.

Ed è stato piacevole stamattina vedere le strade tra le 7.45 e le 9.30 del mattino piene di persone più o meno allenate, che comunque correvano.

E io per non farmi mancare nulla ho digerito il solito 19 Km lento. Molta salita, molto vento e dall'11° chilometro, passo gara (un modesto 4.40).

Domani sarebbe per tutti quanti giornata di uscita fuori porta, arrosti sulla brace e scampagnate varie. Per me sarà solo un altro lunedì in cui farò un lento di recupero per sciogliere le gambe.

Perché comunque non sono "fuori dal tunnel" come il signor Michele Salvemini.

Buona Corsa e "solo fatica" nel vostro uovo di cioccolato!

venerdì 15 aprile 2011

Cushions a confronto

Da quasi un mese e mezzo ho aggiunto alle mie Asics Cumulus 12 un paio di Adidas Resposne Cushion 19.

A guardarle direi:
AC12 - due nuvolette leggere, esteticamente carine a dal design accattivante.
ARC19 - due ferri da stiro, senza il benché minimo senso dell'estetica.

Andando a vedere le schede tecniche invece salta fuori che le Adidas sono più leggere di 10 grammi rispetto alle Cumulus. Ai piedi si sente la maggiore inclinazione sull'avanpiede delle ARC19 rispetto alle AC12. Questo mi aiuta, soprattutto nei lunghi a non sovraccaricare l'achilleo.

Oltre problemi di tendini ho anche un disperato bisogno di una scarpa che sopporti lo sfregamento del mio alluce e non si fori dopo meno di 400 chilometri così come mi è successo sulle AC12.

Stamane, con circa 115 chilometri percorsi, controllo le ARC19: si intravede già il mesh forato. Ma che palle. Allora decido di applicare del cerotto all'interno cercando di preservare la tomaia per le prossime uscite.

Dal punto di vista dell'ammortizzazione devo dire che entrambe le scarpe assorbono bene i miei 76 chilogrammi con il mio ridicolo passo di 4.45 min/Km.

Usate entrambe sui lunghi lenti da 19 Km devo dire che la AC12 è comunque meglio, se non fosse che mi lascia l'achilleo un po' indolenzito, fenomeno che con le ARC19 non si verifica. Ultimo banco di prova saranno le ripetute che con le ARC19 non ho ancora fatto.

Alla fine della fiera, credo che trovandole in offerta, ricomprerei entrambe anche domani. Certo con usi diversi. Le AC12 alla fine le preferire sulle gare, ma le ARC19, non stimolandomi i tendini, sarebbero meglio per gli allenamenti, soprattutto i lunghi.

Buona Corsa!

sabato 9 aprile 2011

Completamente OT

Il signore della foto è Cesare Geronzi. Per chi non sapesse chi fosse: LINK.

In questi giorni ha rassegnato le dimissioni da una delle più grandi compagnie assicurative italiane. Non so esattamente per quale motivo il consiglio di amministrazione lo abbia sfiduciato, però ciò che mi fa girare le palle è che costui ha preso una buona uscita di 16 milioni di euro. Vuole di re che per un anno prenderà 48 mila euro al giorno. Ossia prenderà ogni giorno uno stipendio giornaliero pari a uno stipendio lordo annuo di un buon impiegato (diciamo pure ottimo).

Oltretutto il personaggio in questione non è dei più limpidi sulla scena bancario/finanziaria italiana. E' implicato in svariati processi tra cui i crac parmalat e cirio. Mi sembra giusto che un personaggio del genere abbia la vecchiaia garantita.

Ma io non ci penso e continuo a correre.

Buona Corsa!

mercoledì 6 aprile 2011

Diecimila ore

Questa settimana sono fermo causa ricaduta influenzale, ma domani riparto. Per fortuna lo stop coincide con la settimana di scarico.

Qualche giorno fa in treno apro Correre e leggo un articolo che cerca di far capire quanto sia poco attendibile nello sport, ma anche in altre attività, il "talento".

Nell'articolo si parla di una ricerca vecchia di quasi 20 anni, che analizzava i violinisti di una prestigiosa scuola di musica tedesca.I violinisti vengono divisi in tre categorie di bravura: solisti, concertisti e insegnanti.
Il quadro che viene fuori è che gli aspiranti solisti, a vent'anni, avevano fatto più di 10000 ore di esercizi, i concertisti circa 8000 e gli insegnanti meno di 4000.

In pratica si dimostra scientificamente che per ottenere risultati in qualunque ambito l'unica cosa che importi è la dedizione e la costanza.

Applicato alla corsa, significa che, per ottenere risultati decenti, ci si deve allenare come dei matti. Certo poi un po' di fisiologia amica aiuta, ma se non si è costanti non si va da nessuna parte.

Nello stesso articolo poi si usa il discorso del talento come la scusa dietro cui tanti nascondono la proprio svogliatezza e la propria pigrizia.

Mi è capitato spesso di sentirmi dire: "Beato te che riesci a correre!". E io penso: "Ma che è nun ce l'hai le gambette????". Tutti che ammirano il tuo coraggio nell'alzarti alle 4.45 per fare 12 chilometri. Tutti che ti dicono che sei un folle a non rimanere a letto.
Allora ti guardi, vedi che stai bene, che puoi mangiarti la qualunque senza alcun rimorso e sei contento.
Poi guardi loro con i trigliceridi a 10000 (come le ore passate a trangugiare spazzatura), il culo che per non toccare terra ha bisogno del crick e pensi: "Ma va' cagare!".

Per noi runners quella famosa pubblicità della Gatorade della gazzella e il leone era perfetta: Che tu sia leone o gazzella alzati e inizia a correre. Per tutti quelli che ci invidiano ma non provano a mettersi in gioco torna utile la versione di Aldo Baio: Che tu sia crotalo o pavone, se muori basta che me lo dici prima!





Buona Corsa!