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martedì 15 settembre 2015

Mezza Maratona dell'Ogliastra

E come l'anno scorso la stagione riparte da qui.
21 Km da correre tra le campagne di Cardedu, Bari Sardo e Tortolì.

La giornata inizia con una vocina che rimbalza nella mia testa: "Ma chi cacchio me lo fa fare ad andare a soffrire sulle salite di Cea e con il caldo che sta facendo?".

Certo come incipit per una giornata di fatica non è proprio il massimo.
Il week end è passato con la famiglia in giro per l'Ogliastra e il giorno prima siamo andati a Baunei, come da tradizione, a farci molestare dai somarelli che abitano l'altipiano e hanno scambiato mio figlio per un succulento pranzetto. Infatti dopo avere circondato l'auto, hanno iniziato a mordicchiargli le maglietta. Il mio cialtrone, senza perdersi d'animo se ne esce con un disarmante: "Via, non sono cibo, sono un bambino".

Ma torniamo a Domenica.

Si arriva alle 8 al camping Orrì e poi alle 8.30 si sale sul bus navetta che ci porta alla partenza.
Le direttive di Giuseppe sono chiare: 4'30" al primo Km poi gestisci con cardio, crono e sensazione.

Pronti via, son a 4'25", e alla chiusura del primo Km sono a 4'19". Forse esagero, il cardio però dice 160 bpm. Reggo e farò così i primi 3 Km. 
All'inizio uso una ragazza come riferimento, che però al 4° Km mi lascia, si accorge di essere troppo in spinta e ci attendono momenti ben più difficili.

In quel momento mi si affianca Teodoro, animale da endurance. Dice di essere già in fatica, perché lui parte solitamente più piano. In ogni caso, 4'30" e via andare senza troppo patire.

Dati Garmin
All'8° Km prima salita, sto benissimo, e infatti stacco un filo Teodoro e riprendo un concorrente che sembra patire particolarmente la pendenza. Io salgo facile. Poi la discesa, che non è il mio forte, permette a Teodoro di rientrare.

Poi all'improvviso, il fegato mi fa un male pazzesco. Forse ho rimbalzato troppo in discesa. Devo mollare qualche cosa. Non voglio fermarmi. Respiro, rallento e faccio 2 Km intorno ai 4'55"/5'.
Vedo Teodoro davanti a me di 50 metri, quindi lo prendo come riferimento. 

Ai 13.5 grandissima salita, impegnativa come poche. Resisto, Teodoro cammina. So che lo sto andando a riprendere. Penso che se riuscissi a raggiungerlo potremmo arrivare fino in fondo assieme.

Non lo raggiungo per poco, ma ce l'ho sempre davanti di 15/20 metri.

Poi ai 14.5 qualcuno mi spegne la luce. Benzina finita.
Le gambe non vanno, la testa mi saluta, e mi ritrovo a passeggiare.

Come se non bastasse mi ritrovo pure a fare pipì per strada. Non ne ho proprio più.

Verso il 16° Km mi supera pure Michele, compagno oramai da un anno di tante gare. Lui fa la 10 Km, è in spinta, mi incita e tira dritto.

Niente, caput. Mi rassegno, da qui alla fine alternerò corsetta, camminata e bestemmie.

Tralascio il racconto delle ultime salite per arrivare al 19.5. Michele cammina, io corricchio. Gli passo di fianco e mi fermo. Si chiacchiera. Lui ha ora la punta al fegato. Sta male. Allora, tanto la gara è andata, ci si fa due passi assieme. Ogni tanto si prova a ripartire.

Arrivo in volata con Michele
Passiamo al cartello dei 20 Km. Tra una cazzata e l'altra ridiamo con altri che come noi stanno soffrendo. Arriviamo ai 20.7, si vede il gonfiabile dell'arrivo. Partiamo al piccolo trotto finché non vediamo un ragazzino di poco più di 15 anni che corricchia, sta facendo la 5 Km. Allora l'orgoglio di quasi quarantenni ci dà uno stimolo a raggiungerlo. Ci affianchiamo a lui che saremo intorno ai 3'30". Quando lo prendiamo gli urliamo di accelerare, lui accelera, è uno spettacolo, non molla un passo. Via via via.

Finita.

Fermo il GPS con un crono ridicolo, mio peggior crono in assoluto.
Solo in seguito scoprirò che compagni di gara ben più forti di me hanno avuto i miei stessi problemi.

In ogni caso mi sono divertito e questo basta.

Buona Corsa!