Pagine

venerdì 21 giugno 2013

Running Monkey

Questo post, come direbbe il mio amico Cicci, è un post da vegani della corsa. Da estremisti. Per la serie: esaltati dei chilometri.

Solo pochi anni fa  non avrei mai pensato che avrei trovato forza e coraggio per alzarmi regolarmente alle 4 del mattino e fare 15/18 Km di corsa.

Solo 5 o 6 anni fa, non riuscivo nemmeno a essere puntuale agli appuntamenti delle 6:30 del mattino quando con alcuni colleghi di lavoro, ci si incontrava per correre 9 Km solo per tenermi in forma ma senza obiettivo.

Solo 5 anni fa ero fermamente convinto che non avrei mai corso una mezza maratona, perché troppo impegnativo rispettare una tabella.

Solo 5 anni fa d'estate, col cavolo che mi mettevo a correre con 30 °C.

Adesso mi ritrovo ad avere corso quasi una decina di mezze maratone, nemmeno tante. Mi ritrovo con i tendini in fiamme ma nonostante questo non mi fermo.

Ora mi ritrovo a dire a mia moglie: "Oggi è stata una giornata che mi ha distrutto, esco a fare 15 Km per riposarmi".

Da quando poi è arrivato il cialtrone ho una motivazione in più: non deluderlo! So che non gliene può fregare di meno, ma quando sto per mollare penso a lui e trovo ancora un briciolo di stimolo per portare a casa i chilometri previsti in tabella.

Ora corro per un sogno lungo 42195 metri. Un sogno che mi costerà fatica, sudore, forse un po' di dolore, ma che alla fine mi consentirà di provare qualche cosa di nuovo. 

Buona Corsa!

mercoledì 12 giugno 2013

Recensione Asics Pulse 4

Dopo tante nuvolette usate in passato, su consiglio del mio allenatore, ho deciso di passare a un modello leggermente più economico ma sempre molto ben fatto della Asics. Sto parlando della Pulse 4, che in super offerta ho trovato a 66 euro.

L'addio alle Cumulus è legato al fatto che la versione 14 ha stravolto una scarpa che aveva raggiunto la perfezione, per il mio modo di correre, nella versione 13. Ricordando le mie misure, 78 Kg per 182 cm, si capisce che l'alleggerimento della versione 14 e la maggiore secchezza della scarpa, per un podista che non viaggia a medie stratosferiche (4'29" nella mezza maratona), non sono stati proprio dei cambiamenti da poco.

La Pulse 4 come la Cumulus 14 pesa solo 320 gr sul 9 US. La differenza sostanziale che si può notare è che le due scarpe, pur avendo lo stesso peso, hanno ricavato la loro leggerezza in punti diversi.

Infatti se la Cumulus ha snellito la suola, andando ad affusolare il posteriore e rendendo il drop inferiore rispetto alla precedente versione, con la Pulse 4 si ha la sensazione di tornare ad avere la stessa impronta a terra della vecchia Cumulus 13. Infatti il posteriore sembra molto ben ammortizzato e meno secco delle Cumulus 14. Il risparmio di peso nelle Pulse è ricavato soprattutto nei materiali della tomaia. Se anche qui come tutti i modelli Asics abbiamo un doppio strato, un mesh interno e una rete esterna, in questo caso danno proprio la sensazione di essere dei materiali più leggeri. La rete esterna sembra quasi di plastica finissima ma più rigida della rete esterna delle Cumulus 14.

Altra nota positiva in questa scarpa è che la calzata è molto simile a quella delle Cumulus 13, ossia il toebox è bello largo e posso continuare a usare il solito US 9, mentre nelle Cumulus 14 sarebbe stato meglio se avessi acquistato il 9.5 US.

Andando a guardare la suola della Pulse 4, si nota subito l'assenza della guidance line che invece ho apprezzato sia nella 13 che nella 14 delle Cumulus. Questo dettaglio permette una rullata migliore ed evita di supinare/pronare la rullata. 
Come nella Cumulus 13 abbiamo di nuovo nella parte mediale un bel supporto plastico che nella versione 14 della Cumulus era stato sostituito da un sistema simile a quello presente nelle Excel 33.

La prova su strada è stata fatta in varie condizioni con vari passi: 20 Km lenti, una gara di 12 Km sali-scendi, variazioni di ritmo.

Devo dire che, al contrario della Cumulus 13 che è una pantofola perfetta per i lenti ma poco reattiva, questa Pulse 4, dove la metti la metti va sempre bene; mi manca solo la pista, ma con questa scarpa mi pare di poter coprire tutta la gamma di allenamenti. Sull'avampiede è reattiva come la Cumulus 14 o come le vecchie Landreth oramai uscite di mercato.

Devo dire che perdendo quei 2/3 Kg, le Pulse potrebbero diventare la mia scarpa del futuro, ma ho appena visto il video di presentazione della Cumulus 15 e devo ammettere che il primo amore non si scorda mai. 

Diciamo che molto probabilmente queste Pulse 4 mi accompagneranno, se tutto va bene, nei prossimi 1000 Km in previsione maratona.

Buona Corsa!

lunedì 3 giugno 2013

Lago di Corsa - Villacidro

Finalmente riesco a prendere parte a questa gara, che negli scorsi anni ho sempre disertato. Tutti me ne hanno parlato un gran bene, soprattutto dell'organizzazione, e alla fine devo dire che è stata davvero una bella manifestazione.

Ma andiamo con ordine.

Sono reduce da uno stop di quasi 10 giorni a causa di una labirintite, la forma non è quella di Aprile, e le aspettative non sono alte. In più ho una lieve infiammazione al tendine di Achille che non mi lascia in pace, oramai da quasi 40 giorni. Per cui si va lì senza grandi ambizioni.

Il mio allenatore si è raccomandato: "Parti piano e poi dopo il 6° vai a 4'40""... E così come me lo ha detto mi è entrato da un orecchio e mi è uscito dall'altro.

Siamo sul muraglione della diga, pronti, partenza via... Un muro umano. Era dai tempi della Stramilano 2012 che non mi ritrovavo imbottigliato in questo modo. La domanda è sempre la stessa: "Ma se ti devi fare una camminata, che minchia scassi le balle a me che devo fare lo slalom e stroncarmi le gambe per andare a regime?".

A parte questa nota polemica, la gara va via facile. I primi due chilometri li faccio col mio compagno di squadra col quale mi alleno, e infatti sono abbastanza rapidi 4'10" e 4'20". Capisco subito che sarà dura, perché inaspettatamente c'è il sole, ma soprattutto il percorso è un saliscendi continuo in cui è impossibile prendere un ritmo costante. In più ho sbagliato abbigliamento, e in previsione di una giornata fresca ho anche la canotta termica sotto la canotta societaria.

Adesso mi stacco da Giuseppe e decido di fare gara  da solo. Le gambe sembrano andare anche se il caldo si fa sentire. Al 4° Km raggiungo una 'ragazza' (che poi scoprirò essere un FM50) che ho sfruttato nella precedente mezza come riferimento per i primi 12 Km. La sento che è in crisi e i suoi compagni di squadra non riescono ad aiutarla. Decido di farle da lepre. E' in crisi nera, nausea e stomaco bloccato, in più un suo amico ciclista le passa una borraccia che non riesce ad aprire. Mi faccio avanti, le apro la borraccia e le urlo: "sciacquati ma non bere, o vomiti". Mi guarda, mi ringrazia e poi le dico: "Vieni con me, dai che abbiamo lo stesso passo". Si fida e si accoda. Sono un metronomo, ogni chilometro va via a 4'27". Al rifornimento dei 5.5 Km lei continua a correre, io prendo acqua per due. Gliela passo e lei ringrazia. Ma sulle salite è in crisi. Infatti spesso devo rallentare sopra i 5' e riportarla a regime. E' leggera, è una di quelle tipiche donne sarde, minuta, forse sotto il 1m55, leggerina e con i capelli nero corvino. Ci vuole poco per riportarla in rimo. 

Purtroppo intorno al 7° Km il mio tendine d'Achille mi fa vedere le stelle e manda la mia testa in blocco. Ho paura. Ma intanto proseguo l'opera. Lei è completamente nel pallone, le dico verso l'ottavo: "Ti porto all'arrivo a 4'40"". Lei è convinta che sia un passo troppo rapido, ma quando le faccio notare che siamo costantemente intorno ai 4'27" si meraviglia. All'8° Km ristoro, lei tira dritto, io riesco a prendere una sola bottiglia, doccia per entrambi e via. Al decimo sono sfatto, corro rigido come se avessi il classico manico di scopa su per il... ci siamo capiti. Le dico che tra 500 m deve prendere e andare perché io ho problemi alla gamba. E così fa, ai 10.8 Km mi lascia a via. Sta davanti a me di 30 metri.

Arriviamo al muraglione di partenza, un lunghissimo rettilineo di 500 m ed io entro cotto. Provo a riportarmi sotto ma mi accorgo che non posso reggere i 3'58" che sto facendo e rallento. Alla fine arrivo al traguardo dietro la mia compagna di corsa di 25 metri. Il mio Garmin segna 51'28" per 11.560 m. Certo non era questo il mio obiettivo 20 giorni fa. Ma tra labirintite e tendine, posso dire che sia andata meglio del previsto.

Purtroppo c'è un imbuto per il controllo del cronometraggio, e perdo di vista la compagna di fatica. Pazienza, volevo salutarla.

La corsa finisce presto, e subito raggiungo moglie e figlio. Via di corsa a sfamare l'erede che come un piranha ingurgita un omogeneizzato di frutta in tempo zero. Al ristoro mangio dolci, frutta e bruschetta al pomodoro e l'erede si mangia mezza banana che spetterebbe al papà.

Dopo la gara, con Giuseppe e le rispettive famiglie andiamo in un agriturismo. Ci sediamo a tavola alle 13:15 e ci alzeremo solo alle 17:00. Abbiamo mangiato una quantità impressionante di cibo.

Tutto molto bello e mi ripropongo di replicare l'anno prossimo. Ora l'unico dubbio è: Mi fermo per far guarire il tendine, o come tutti i runners farò il pirla e continuerò ad allenarmi?

Buona Corsa!

AGGIORNAMENTO: ho fatto da lepre a colei che ha vinto di oltre un minuto la categoria FM50... posso andarne orgoglioso? :-)