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giovedì 26 aprile 2012

Prima uscita con A2

Martedì avevo l'ecografia all'anca per capire cosa sia successo dopo la Stramilano, e soprattutto per cercare di capire perché i muscoli del gluteo sinistro mi facciano male.
E siccome il fastidio sembrava passato e non volevo sprecare l'esame diagnostico, Lunedì pomeriggio mi sono messo le mie nuovissime A2 per provare cosa si sente con scarpe più leggere e meno ammortizzate delle mie tradizionali Cumulus 13.

Le scarpe in questione sono delle Asics Sky Speed 2. La fabbrica dichiara un peso di 284 gr. sul 9 US; sono molto più basse delle mie Cumuls e risultano leggermente più corte, ma per il mio piede la calzata è perfetta.

L'allenamento consiste in 1600m in pista di riscaldamento e poi 10 ripetute da 140 m in salita con ritorno in corsetta leggera al punto di partenza.

Già nel riscaldamento la sensazione è strana: finalmente i piedi non sembrano sprofondare nella pista ma ho subito una risposta reattiva su tutta la gamba. Per essere un riscaldamento va via anche troppo veloce, senza accorgermene sto andando a 4.45, che non è di sicuro un passo da riscaldamento per me.

Finiti i 4 giri di pista mi reco trotterellando sul rettilineo in salita che replicherò 10 volte. Già dalla prima ripetuta mi accorgo che la scarpa mi porta a cambiare la mia normale meccanica di corsa: praticamente non appoggio il tallone e tendo a correre solo ed esclusivamente con l'avampiede.

Alla fine della seduta sono disfatto: il gluteo ha iniziato a darmi fastidio già dalla 5° ripetuta e l'idea di fare almeno un 1000 a 4.10 mi passa dopo 200m.

Le scarpe sono risultate ottime, molto ben costruite e reattive rispetto alle mie pantofole "SpongeBob". Da verificare la tenuta dei miei tendini con scarpe così poco protettive. Di sicuro per il mio passo è ancora presto per usarle su distanze più lunghe di 8 Km.

Risultato dell'ecografia fatta Martedì: versamento di liquido fra i muscoli del gluteo. In teoria dovrebbe bastare ancora un po' di riposo e del ghiaccio... Mi accontento del ghiaccio e di non forzare troppo la distanza.

Buona Corsa!

giovedì 19 aprile 2012

Così è la vita

Come detto in qualche post precedente sono infortunato, per cui posso solo nuotare e senza affaticare troppo le gambe. 

Mentre faccio questa pausa sabbatica, intanto ingrasso come uno dei tre porcellini, e nel frattempo mi dedico all'attività di dare seguito alla mia stirpe.

Ma per fare le cose fatte bene, ci sono tante cose da imparare. 

Superato lo scoglio delle api e dei fiori, vengo a scoprire tutti i pericoli che avere un figlio comporti: pericoli per se e pericoli per il pupo.

Tra i pericoli per se abbiamo: notti insonni, cacca da spalare in quantità industriale, figlio che diventa leghista.

Più preoccupanti e seri sono però i pericoli per il pupo. E i pericoli iniziano già nei 9 mesi di gestazione. Per cui vai a fare il vaccino, non mangiare certi alimenti, e in più ci sono una serie di analisi statistiche e diagnostiche che ti permettono con certezza di sapere se il feto sia sano; purtroppo sul fatto che il figlio ti diventi leghista non hai certezza.

E proprio durante una delle visite all'ospedale per gli accertamenti genetici ho fatto delle amare considerazioni. Sono dell'idea che non sia naturale sopravvivere ai propri figli; morire fa meno paura se sai che i tuoi figli vivranno al tuo trapasso. Invece in quell'ospedale ho visto genitori accompagnare figli che più che esseri umani erano fantasmi. 
Corpi straziati nel sistema immunitario che solo un miracolo concederà loro un giorno di vita in più; corpi che nelle fattezze potevano dirsi umani solo grazie all'amore negli occhi dei loro genitori.

E dopo avere visto tutto questo rimango esterrefatto quando sento sempre dire: "Sono figli speciali", "Ti danno grandi soddisfazioni". 
Purtroppo non è vero. E' una bugia che ci raccontiamo. Nessuno, quando decide di avere un figlio, sogna di avere un figlio menomato. Tutti sognano di vedere il proprio figlio giocare con gli altri bambini, che abbia una vita felice e magari un giorno diventare nonni. Nessuno si augura di avere un figlio affetto da sindrome di Down o da qualche malattia che ti farà vedere tuo figlio deperire col tempo e doverlo seppellire magari dopo pochi anni, terribili anche se pieni d'amore.
In una società come la nostra che si sta avviando sempre più all'individualismo, dove lo stato è totalmente assente, chi può dire che un figlio con una menomazione è un figlio speciale? 

E in tutto questo mi fanno paura certi futuri genitori che di proposito evitano di fare accertamenti prenatale, solo per il loro egoismo di diventare genitori ad ogni costo, senza pensare alle conseguenze. 
Perché, ad esempio, un figlio con un qualunque ritardo, diventerà adulto, avrà delle esigenze naturali, e a seconda del deficit potrà anche diventare violento. Soprattutto magari ti sopravviverà, genitore incosciente, e allora che futuro gli avrai garantito?

Certo ci sono malattie non diagnosticabili che si manifestano solo in età avanzata, e per quelle non c'è rimedio, e allora tu genitore ti farai in quattro, otto, mille, per il sangue del tuo sangue. 

Ma quello che mi chiedo e dico è: se certe situazioni si possono prevenire perché non farlo?

Con un infortunio in corso e una paura fottuta per il futuro da genitore...

Buona Corsa!

venerdì 6 aprile 2012

Perché lo fai!

Una canzone di un po' di anni fa recitava: "Perché lo fai disperata ragazza mia!". 

Ecco, questa è una domanda che mi fanno spesso: "Perché lo fai?".

La domanda è riferita al fatto che mi alzo presto e vado a correre, la domenica quando tutti stanno a letto mi incontro con gli amici alle 8 del mattino e si fanno 20 Km fra cazzari, durante la settimana vado in piscina alle 7 del mattino e mi faccio qualche vasca assieme ad altri pazzi.

Ogni tanto ci penso, magari quando alle 4.30 del mattino sono sotto casa e aspetto che il Garmin si connetta. Oppure quando ho la testa sotto acqua e sto facendo le ripetute in vasca che mi sfiancano peggio di una giornata a spaccare pietre.

E infatti: Perché lo faccio?

Forse per quella sensazione di serenità che si prova a correre al buio quando tutti ancora dormono; forse perché alzarti alle 4.30 del mattino e vesti scarpette e pantaloncini di nascosto da tua moglie, ti senti un po' come un supereroe; forse perché quando sei in acqua ti senti come un astronauta in assenza di gravità e ti sembra di volare; forse perché quando fai 20 Km nelle campagne da solo vedi dei panorami che prima non avevi mai notato. O forse più semplicemente per potermi sedere a tavola e non avere pietà del cibo e mangio qualunque cosa passi sul mio piatto. 

O forse, ancora, la risposta è più semplice: sono del tutto rincoglionito, ma la malattia deve essere contagiosa, perché siamo in tanti!

Buona Corsa!

lunedì 2 aprile 2012

Pesce d'Aprile

La Stramilano, come ho scritto in precedenza, è andata come è andata. il giorno stesso ho avvertito un lieve fastidio all'articolazione coxofemorale, come quando si da un colpo inavvertitamente a qualche cosa con la parte alta della coscia.

Pensavo di avere urtato una qualche transenna durante la gara. Per cui ho dato poca importanza al fastidio.
Fino a mercoledì sono stato a riposo, poi mi sono buttato in strada e a sentimento ho fatto un 13Km a 4.35 (ma non potevano girare così le gambe la domenica precedente?). Alla fine della seduta il fastidio si è rifatto presente e decido di saltare l'allenamento del venerdì. Sabato in piscina faccio un po' di fondo (1500m in meno di 30 minuti più altri esercizi) e del fastidio nemmeno l'ombra.

Ieri, dato che la mezza l'ho corsa a passo di allenamento decido di fare 22 Km in solitaria, giusto per il gusto di farmi una corsa lunga solo con me stesso. Purtroppo a metà del 17° Km un dolore lancinante mi prende tra anca, gluteo e coscia. Lo stesso fastidio della domenica prima ma più forte. In quel momento andavo a 4.50. Passeggio per 500m e riparto ma non riesco a essere sciolto e appena forzo il passo sotto i 5 min/Km vedo le stelle. Decido di portare i Km a casa per cui tengo un passo costante intorno ai 5.

Adesso stop forzato di almeno 5 giorni, solo piscina per recuperare e speriamo per pasqua di sedermi a tavola a divorare l'agnello solo dopo un lungo di almeno 17 Km senza intoppi.

Buona Corsa!