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martedì 1 giugno 2010

Correre con il rimorso

Ieri sera, mi sono seduto a tavola e via quasi 200gr di spaghetti Cacio&Pepe più una bella birra ghiacciata.

Tanto mi dicevo: "Domani sveglia all'alba e via andare a smaltire".

Stamane alle 5, puntuale come il boia, squilla la sveglia. La spengo. Mi rigiro nel letto. Penso: "Ma chi cacchio me lo fa fare?". "Resto a nanna ancora un'oretta"

Poi in preda ai rimorsi di coscienza mi alzo dal letto, metto scarpette, maglia e pantaloncini (non in quest'ordine, ma vista l'ora non ci sarebbe niente di strano) e via andare, sempre accompagnato dal mio fidato Garmin.

In strada c'è un po' di maestrale e la pendenza a sfavore nei primi 2500 metri mi invoglia a fare pochi chilometri, non più di 8.

Poi le gambe si scaldano, i carboidrati della sera prima entrano in circolo, la pendenza si azzera o è a favore, e anche il contributo del vento alle spalle aiuta.

Alla fine faccio 10 chilometri accelerando l'ultimo chilometro fino a farlo in 4.24 min/Km. Il passo finale è di 4.42min/Km. Niente di eccezionale. Però poi la giornata mi sorride e la affronto più serenamente.

Magari, domani che è festa, replico con un bel 15 chilometri.

Buona Corsa!

1 commento:

  1. Certo.. il difficile in alcuni casi è sempre la partenza, ma poi quasi mai si ritorna a casa delusi ;)

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