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martedì 6 dicembre 2011

Un giorno di crisi

Sono in treno mentre scrivo. Rientro a casa dal lavoro. Ho passato la giornata a mandare in esecuzione test per validare un pezzo prodotto dalla'azienda x cui lavoro. Tramite il mio smartphone ho la possibilità di rendere noti i miei pensieri. E non sono per niente buoni. Ho passato la giornata tra lavoro e news dallo web. E l'argomento è solo uno: manovra finanziaria. Più leggo e più mi spavento. Persone che a malapena arrivano a fine mese che dovranno pagare per il benessere dei soliti pochi. Politici che parlano di equità e che poi sostengono che questa è la miglior cura possibile. Banche che ci hanno portati alla rovina e che verranno salvate coi nostri soldi. Un dubbio mi sovviene: e se qualcuno iniziasse ad averne le palle piene e si tornasse indietro di 35 anni quando era normale avere una P38 in tasca?

Buona Corsa!

4 commenti:

  1. Il rischio c'è, ma le manovre non sono finite, e spero sempre che nel proseguo vadano a toccare dove devono, soprattutto nei costi dei cialtroni. Ma alcune cose non le può fare Monti, devono essere iniziative parlamentari, ed è questo che mi puzza. Se dobbiamo tornare indietro spero che sia per riscoprire alcune cose perse, fatte con economia, ma belle, profonde. Ecco, questo spero. E chi vive sperando...

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  2. passerebbe dalla ragione al torto, sti zozzoni non aspettano altro! è tempo di scelte più consapevoli, ma davvero.....

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  3. Il punto è che, stando ad un amico che le armi in casa ce le ha (per uso sportivo), già da diverso tempo molti permessi di detenzione e porto stanno venendo ritirati, o meglio, non rinnovati... l'idea del mio amico è che piano piano si stesse (e si stia ancora adesso) disarmando la gente per evitare proprio quello che paventi tu... quindi adesso non è poi più così facile, forse, girare con una P38 (o altro) in tasca.
    E mi fermo qui per non scivolare in pensieri molto più pericolosi.

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  4. no dai...speriamo non si arrivi a soluzioni estreme

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