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mercoledì 20 febbraio 2013

Uno strano pacemaker


Squonimo: Ciao Lillo, ti voglio raccontare una storia prima di andare a nanna.
Cialtrone: Ciao papà, la solita menata di corsa?
S: Sì, ma lasciami raccontare...
C: E vabbè, sorbiamoci anche sta storiella. Ma te Cappuccetto rosso o Biancaneve mai?
S: Dai che questa è carina.
C: Si dai, spicciati, ho sonno e voglio dormire!
S: Ok. Stamattina alle 4 come al solito mi sono alzato...
C: Si ti ho sentito, mentre sognavo ho sentito il casino che hai fatto
S: Dai non interrompere. Ti dicevo, mi sono alzato, vestito e sono sceso in strada per correre. Ti giuro che tra lavoro, te che vuoi essere 'giocato' e altre fatiche da adulti, ultimamente la voglia sta venendo a mancare.
C: Si, ma infatti, chi te lo fa fare?
S: Lasciamo stare. Dicevo... Mi butto in strada e le gambe vogliono fare tutto tranne che correre. Infatti il primo tratto lo corro davvero lento, sembro un vecchio con l'artrosi. Così anche il secondo chilometro. Al terzo inizio a svegliarmi, ma la sensazione è quella di non essere nel mio corpo. Sai quei racconti di persone che hanno esperienze extracorporee?
C: Papà, ho 5 mesi, ma secondo te so che cazzo vuol dire 'extracorporeo'?
S: Avrai solo 5 mesi ma a parolacce siamo messi bene, e poi non dovresti nemmeno parlare. Lo sa tua madre e mi pesta. Extracorporeo significa che tu riesci a vederti dall'esterno; vedi il tuo corpo che compie determinate azioni, ma non hai la sensazione di essere tu a farle.
C: Ok ho capito, domani dirò extracorporeo mentre faccio il rutto dopo la poppata.
S: Lasciamo stare. Comunque mentre corro mi sto annoiando. Anche se le gambe hanno iniziato ad andare a un passo dignitoso. Però sono annoiato. Poi d'improvviso, dopo 6 Km già percorsi, incontro...
C: Un altro idiota che corre alle 4:40 che corre per strada?
S: No...
C: Non dirmi che hai trovato il barbiere che correva?
S: No...
C: Non dirmi che hai corso con il papà di Margherita?
S: No...
C: Non dirmi che...
S: Lillo, e statte zitto?
C: Dittatore
S: Si, ma la storia e mia e la racconto io.
C: Ok.
S: Allora, alle 4:40 d'improvviso mi giro e mi viene un infarto. Un randagio, simil labrador, fa la comparsa. Dopo lo spavento iniziale lo chiamo. E' un cucciolone, vuole compagnia, e così dopo aver capito che non ho paura, inizia a correre al mio fianco. Correre è una parola grossa. Per lui andare a quel passo è un camminare un po' veloce. Di tanto in tanto si ferma, alza la gamba e segna il territorio. Poi uno scatto da Bolt ed è di nuovo al mio fianco. Dopo il primo chilometro penso che si fermerà. E invece prosegue. Magari in alcuni momenti ha rischiato di farmi cadere. Ma per la maggior parte del tempo, la sua coda che punta il cielo stellato è la mia guida. Dopo 3 chilometri però dà qualche segno di cedimento, la lingua è penzoloni e penso che si sia rotto e mi lascerà finire l'allenamento da solo così come è iniziato. E invece dopo 30 secondi di  corsa solitaria, eccolo che arriva sparato, mi sorpassa e ci manca solo che mi prenda in giro. Si rimette al passo e continua come un buon passista a indicarmi l'andatura da tenere. E' gioioso nel suo andare, non ha obiettivi di tempo, non ha gare da fare, corre solo per il piacere di correre e stare in compagnia. All'ultimo chilometro sente dei cani nei cortili delle case che si affacciano sulle strade che percorriamo, ma lui li ignora. Oramai gli fa piacere la mia compagnia. Arriviamo sotto casa e lì l'allenamento termina. E' stato un ottimo compagno, e allora via in garage, apro il rubinetto e lo lascio bere. Ci salutiamo, con la speranza di rincontrarci nel prossimo futuro.
C: (Dorme)
S: Buona notte Lillo, spero tu possa sognare di cani, di corsa, di amore e di coccole.

Buona Corsa!

7 commenti:

  1. il migliore dei partner, io lo so.....

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  2. beh...ho visto dei video in cui anche campioni come i fratelli Realert corrono assieme ai loro cuccioloni.
    Chissà che non possa diventare un buona abitudine?

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    1. Anche in Correre di febbraio si parlava di come correre con i propri cani e se si desidera farlo come sport scegliere un certo tipo di cane per non massacrarlo, ad esempio i molossoidi non sono adatti

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  3. "mi ha segiuto fino a casa...possiamo tenerlo?"

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    1. Più che altro lui sembrava dire: "Ti ho seguito fino a qui, mi tieni?". Mi ha pianto il cuore quando ho dovuto lasciarlo fuori dal portone, ma col cialtrone non è il caso di avere altre bestiole in giro per casa

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