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giovedì 14 giugno 2018

1° Camminata dell'amicizia - Gairo Sant'Elena

Con la famiglia si decide di andare in Ogliastra per fare due giorni alla solita sagra di Primavera Ogliastrina che si tiene a Gairo Sant'Elena.

Partenza il sabato mattina alle 8 evia andare, sciropparsi 200 Km in auto per poi arrivare in loco, comprare il necessario per qualche panino e poi verso le 13 giù al mare vicino a Tortolì.

Quello che non ci aspettiamo, e che all'arrivo nella nostra solita bottega di paese, una delle figlie della storica proprietaria, mi punti e mi dica: "Alessà, domani non puoi mancare, c'è la corsa dell'amicizia, dai che ci saranno un po' di persone".

Sul momento faccio il vago, ma onestamente non ho voglia di correre. Preferisco farmi i miei 18 Km previsti in tabella, al mio passo, per poi tornare a casa e dedicare la giornata alla famiglia e andare in giro per la sagra.

 Al rientro dal mare, mia moglie pensa bene di scendere in paese, mentre io porto il bimbo a casa, ma si dimentica di darmi le chiavi di casa.
A questo punto dopo 10 minuti di attesa, con il nano, raggiungiamo la mamma, che nemmeno a dirlo ha incontrato i cugini al chiosco in piazza.

Appena arrivo, non sia mai che in Ogliastra le persone non siano ospitali, subito una birra ghiacciata per me e un tea freddo per il nano. Si chiacchiera, ci chiedono di restare anche per la cena in piazza, e nel frattempo arriva la seconda birra ghiacciata.

E già qui uno dei due cugini di mia moglie, inizia ad abbozzare perché non mi iscriva alla gara. io faccio il vago, che vorrei andare al parco di Selene di corsa e tornare e che non pensavo di correre.

In tempo zero, mi trovo una terza birra in mano e sto firmando la liberatoria per partecipare l'indomani alla gara.

Quindi ceniamo in piazza con pecora in cappotto, vare coccò, casu axedu e salume locale e via a nanna.
Di sicuro il pasto non è un pasto da atleta, però chi se ne frega.

L'indomani sveglia alle 7, colazione, bagno e via a piedi nei pressi dello stadio, da cui partirà la gara.

Alle 9 si parte.
Il paese è terrazzato, partiamo in discesa ma dopo 500 metri è subito salita, circa 300 metri belli tosti che mi cucinano le gambe... Non mi sono riscaldato a sufficienza.

Torniamo dentro il paese e tra pianori e salitelle siamo già al secondo chilometro. Passo contenuto perché so che per i prossimi 3 chilometri sarà tutta salita.
La prendo con calma per non scoppiare.
Rifornimenti sempre puntuali e precisi ogni due chilometri. Arrivati in cima alla salita al 5° chilometro, inversione di marcia e si torna indietro.

Ci metto un po' a sciogliere la gamba, ma dopo uns esto chilometro a 4'22", finalmente le gambe si sciolgono, inanenllerò tre chilometro sotto i 4'10".

L'ultimo chilometro e ottocento metri è il più rognoso dentro il budello dei viottoli di Gairo. Infatti torno a 4'20".

Dopo l'ultimo tornante un bel rettilineo in selciato e arrivo in 'Prazz'e cresia'.

Sono sesto assoluto, ma il risultato non è quello che mi interessa.
Ciò che è importante è essermi divertito ma soprattutto che delle persone che amano questo sport, senza l'ausiolio di alcuna federazione, abbiano organizzato una manifestazione davvero davvero ben fatta.

Buona Corsa

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