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martedì 30 aprile 2019

Chia Half Marathon 2019

E dopo Oristano, grazie alla generosità di Claudio, tra i promotori della Mezza di Ogliastra, posso fare questa mezza maratona praticamente gratuitamente.

Sono 5 anni che non faccio tutti e 21 i Km. L'ultima volta ero reduce dalla Maratona di Roma, ma soprattutto il percorso era un filo diverso e non c'era vento. Conclusi a ridosso dei 99 minuti.

Questa volta, sono molto più allenato per la mezza in generale, ma il percorso più duro e il maestrale metteranno a durissima prova le mie gambe, che ancora oggi a due giorni di distanza fanno male.


Altimetria - Passo
 Su questo evento ci sono da fare due considerazioni, una di tipo prettamente atletico sulla mia performance e una, forse per me più importante, su come l'evento stia andando col tempo a peggiorare.
Partiamo da quest'ultima analisi.

Ho sempre ritenuto questa gara un po' troppo pompata mediaticamente. La vendono come la più bella mezza della Sardegna, come la più partecipata... 
C'è da dare atto agli organizzatori, che hanno capacità e con il fatto di essere convenzionati con il Chia Resort, riescono ad offrire un pacchetto completo a chi, non sardo, voglia fare un bel fine settimana in bassa stagione in Sardegna. In più quest'anno con la realizzazione della chia Sport Week, sono riusciti a creare un evento unico in Sardegna, in cui in 4 giorni è possibile andare in bici, nuotare in acque libere, fare una gara di triathlon e infine correre. Ma qui finiscono le note positive.
Aspetti che reputo molto negativi, soprattutto dal punto di vista della mezza, è la praticamente totale assenza di professionisti. Quest'anno sono riusciti a ingaggiare la sola Battocletti (fortissima Under 20) che ha corso i 10 Km come allenamento, e Fiona May. Quest'ultima davvero una nota dolentissima. Se è vero che all'atletica ha dato tanto, è anche vero che non mi aspettavo quanto ho visto o quanto mi hanno riferito.

Partenza
Ciò che ho visto è stato la fiera del ridicolo: l'hanno usata come specchietto per le allodole sui mezzi di stampa per dire che c'era una grande ex stella dell'atletica italiana, in più l'hanno chiamata sulla linea di partenza per farle due domande e presentarla come madrina. Poi alla fine ha corso i 10 km in un modo tale che ha fatto ampiamente capire che hanno cercato la prima persona che passava per strada, le hanno dato un po' di soldi e le hanno detto di fare 10 km. Abbastanza ridicola come situazione. In più, ho saputo per voce riferita, che lei stessa non si è resa particolarmente simpatica nel pre e dopo gara.

Oltre questo, la partecipazione di persone come me di medio basso livello è stata bassissima. Con il tempo che ho fatto sono riuscito a concludere nei primi 100, e questo non perché io sia particolarmente forte, ma perché oramai questa gara la stanno snobbando in tanti, e oltretutto in gara non c'era un fiume continuo di persone come accade spesso per chi come me corre intorno ai 90', ma c'erano tanti buchi, e in una gara con tanta salita e vento, questo fatto ha reso la gara ancora più dura.

16° Chilometro con Manuel
Ultima nota dolente il ristoro e il pacco gara. Il ristoro oramai da anni sempre peggio: solo pasta cotta male condita con giardiniera, una cosa che non darei nemmeno al mio cane (ne avessi uno). Il pacco gara, per quello che costa l'evento, davvero di bassissimo livello, soprattutto la maglia che sembra, come dicono alcuni miei compagni di squadra, una busta della spazzatura, di sicuro non un indumento tecnico.

Ok, dopo aver analizzato l'organizzazione, passiamo alla gara vera e propria.

Domenica sveglia alle 6:00. Salgo sulla bilancia: 78 Kg spaccati. Mamma mia che cesso di forma fisica. Solo 10 giorni prima pesavo 76.3.

Ok, ci sarà da soffrire.

Colazione, vestizione, carico l'auto e via verso Chia. Guido lungo la litoranea di Teulada e alle 8:00 spaccate arrivo al parcheggio. Nel tragitto affronto gli ultimi 5 Km della gara e studio un po' il tracciato. Cazzo, ci sarà davvero da morire.

Arrivando al parcheggio incontro Marcello. Mi indica dove parcheggiare, gli dico di aspettarmi, e appena lasciata la macchina, stiamo assieme una mezzoretta per chiacchierare. Ritiro il pettorale, Conosco finalmente Francesca, fotografa e runner emiliana, poi torno all'auto. Ci salutiamo, e inizio la vestizione. Alle 8:45 riscaldamento. Corsetta, allunghi, andature. Alle 9:15 mi fermo, incontro Manuel e Emiliano, compagni di squadra. Una pisciata in compagnia e poi via in gabbia.

16° chilometro
Alle 9:32 lo sparo. Dopo 500 metri raggiungo Manuel, lo chiamo, e decidiamo di andare assieme. Lui ha un programma cauto per i primi 5 Km poi un po' ambizioso. Ma sì, penso, andiamo con lui.
Dopo 1500 metri sento un lievissimo indurimento al bicipite femorale sinistro. Lascio andare Manuel avanti di 10 metri, e cerco di capire come sto. Al 3° Km la gamba sembra tornata normale e ritorno con Manuel. Prendo la gara un po' come una gita. Si sparano cazzate con i compagni di avventura che si incontrano, morale buono e ora anche la gamba sembra andare sciolta. Avevo pensato di partire a 4'15", invece la testa mi suggerisce un più cauto 4'19", passo con il quale concludo i primi 7 km.

Ora la gamba gira facile, sarà che il vento non ci frena, sarà che la strada è davvero piatta, ma siamo a 4'10"/11". Passa anche l'ottavo e siamo Manuel, io  e altri due che diciamo fesserie e controlliamo il passo.
Ma poco prima del nono chilometro, la strada inizia a salire e in corrispondenza di questo, anche il vento inizia a farsi sentire.
In un amen passiamo da 4'11" a 4'16" e poi a 4'30" di media all'11°. Ora ci aspettano due chilometri davvero tosti; alcuni runners che avevamo superato al 7° adesso ci superano in scioltezza, si fa per dire. Non guardo la salita, ma testa bassa e non mollare. Il Garmin dirà che sui picchi del 13°, che poi sarà anche quello del 18° sono andato sul finire a circa 6'30" a km.

Ora discesa, via a far respirare le gambe. E il cervello.
Con Manuel ci si incoraggia, non si molla e si va; si supera il 14° poi in cima fino al 15°. Qui veniamo riagganciati da due runners dell'atletica Elmas, ci salutiamo, ma come la strada riprende a scendere, siamo meno imballati di loro e ripartiamo. Ora fra una cosa e l'altra arriviamo al 17° senza patemi. Ma proprio qui Manuel mi fa spaventare, mi dice che ha un fastidio al petto. Faccio per fermarmi con lui ma mi dice di continuare.

Vado un po' preoccupato. Intanto sono stato raggiunto da una coppia dove lui, abbastanza fresco sta facendo il passo a lei, che sull'ultima salita del 18° Km sembra abbastanza imballata. Lo avviso che sta perdendo la compagna di corsa e allora rallenta. Ora finita la salita sarà tutta discesa fino all'arrivo. Lascio i due e allungo. Inizio la discesa a 3'55", ma mi accorgo che sto esagerando.

Arrivo
Poco prima del 20° Km i due ragazzi mi superano, non so perché non vado con loro, forse ho paura di saltare. Nel frattempo ho ripreso uno dei compagni di corsa di inizio corsa che al 9° chilometro ci aveva lasciati sul posto.

Ultimo chilometro corso in progressione. Finita: 1h35'38". Arrivo a 2" dalla ragazza che intanto si stava piantando.
Bene, in prospettiva, visto il tracciato e il peso, Giuseppe mi dà coraggio, potrebbe essere potenzialmente un under 89'.
Staremo a  vedere a fine maggio se riuscirò a darmi una controllata a tavola e a fare finalmente una gara come desidero.

Buona corsa!

1 commento:

  1. Tenendo conto che in ogni caso non abbiamo un fisico adatto per la salita, un ritmo più attento e regolare, è mancato.

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