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domenica 22 novembre 2009

La mia prima mezza maratona

Questo è un resoconto, non so quanto stringato ed esaustivo, di quella che è stata la mia prima mezza maratona corsa con sei settimane e mezzo di preparazione.

La tensione stamane era alta; alle 5.30 mi sono svegliato e non ho più preso sonno. E il primo pensiero non è andato alla gara in quanto tale, ma agli scherzi che in queste settimane di corsa è stato in grado di giocarmi il mio intestino. Per cui dopo essermi rigirato nel letto fino alle 6.45 mi sono alzato e sono andato in bagno, pregando sua eminenza di darmi un segno e svuotarsi, ma lui ha risposto picche. Quindi caffè nero davanti al pc dove leggo che il Mago Bargani ha fatto una splendida doppia doppia contro gli Heat. Non so se questa notizia abbia fatto schifo, però il mio intestino ha dato i primi segni di vita. Dopo l'angolo della "regolarità della Marcuzzi" colazione:
1) Te con miele e limone
2) 2 fette biscottate con miele

Quindi a questo punto ero pronto, ma non fidandomi ancora delle viscere, passeggiata all'edicola per muovermi un po'. Al rientro ancora la Marcuzzi che si complimenta con me.

A questo punto si sale in macchina e via a caricare il mio vecchio e poi dritti a Uta.

A questo punto ero sereno, l'unica cosa che mi mancasse erano dei compagni di strada che volessero fare il mio passo. L'ipotesi era di rimanere sotto i 100 minuti ma senza esagerare, diciamo 98 minuti.

Nel frattempo arrivo alla partenza, dopo 40 minuti di riscaldamento, aver incerottato i piedi e legato il microchip per la rilevazione del tempo. Sulla linea di partenza ci attardiamo per parecchi minuti; gli organizzatori, anziché spalmare i 97 metri oltre i 21 Km sui 3 giri hanno deciso di farci fare questi metri direttamente in un'unica volata prima di passare sotto l'arrivo. Questo ha ritardato di quasi 30 minuti la partenza.

Dopo lunga e penosa malattia si parte; nel frattempo avevo individuato qualcuno che mi potesse fare da traino, o almeno così pensavo io.

La partenza è un ingorgo, è come cercare di prendere la metro a Milano quando le persone stanno ancora scendendo. E' una bolgia, ci si cammina uno sopra l'altro, i gomiti degli altri concorrenti mi sfiorano svariate volte le costole, pesto i piedi a qualcuno e nel frattempo perdo contatto visivo con chi avrei potuto usare come GPS umano.

Comunque conosco benissimo il mio corpo e vado piano, conoscendo poi alcuni miei compagni molto più forti di me li uso come limite da non superare mai.

Al 2° Km mi si affianca un giovane 55/60enne. Colui che mi da una botticina sui reni e mi fa: "Andiamo!" e siccome si deve avere rispetto per gli "anziani" lo seguo. Subito mi porta il passo a 4.30... però la gamba va tranquilla anche se io gli ripeto in svariate lingue e più volte che così rischio di scoppiare. Niente scendiamo anche a 4.25; poi si rende conto che sta esagerando e di tanto in tanto mi consente di superare i 4.40.

Nella mia testa risuona una frase: "Chi ha cuore e coraggio non perde"... Ma di che cazzo mi sono drogato???? La devo smettere di guardare telefilm sul football americano!

Finisce il primo giro di 7 km e sono sotto i 33 minuti preventivati. La paura di poter scoppiare intorno al 18° km mi assale e lo faccio presente al grande vecchio... E per la serie "non rompere e corri" continua a farmi andare a 4.35.

Al 12° km la svolta: uno dei più forti della società ha avuto una colica e si è attardato; chiede un passaggio, ma il problema è che il mio traino torna a 4.20.

A questo punto li saluto e ringrazio. Da adesso faccio il mio passo. 4.45 costante, salvo un istante in cui mi sono fermato ad allargare una scarpa. I piedi si sono gonfiati e uno si è addormentato.

Passo sotto il traguardo dei 14 Km in 1h07m. Sono in tabella.

AL 15° km inizio a dare i primi segni di cedimento, credo di essere passato a 5 a km. Cosa che non facevo prima mi metto a bere l'acqua ai rifornimenti; prima me la buttavo in testa e basta. Conto i km e spero di arrivare al 18° al più presto convinto di poter dare ancora qualche cosa negli ultimi 3 Km per restare sotto la soglia dei 100 minuti.

E qui casca l'asino. A18,5 rifornimento e come dagli ultimi 3 rifornimenti bevo. Passo ai 19 in 1h30m e il fegato mi fa male fino a farmi fermare piegato in due dal dolore. Nel frattempo decine di corridori che avevo superato in scioltezza mi risuperano. Il km tra il 19 e il 20 è stato un inferno sono ripartito 4 volte. Poi da lì sono riuscito ad arrivare fino in fondo. Ma per fare gli ultimi 2 km ho impiegato 15 minuti anziché i soliti 10 minuti.

Alla fine il mio crono dice 1h45m10s. Esattamente 4.59 min/km. Che delusione.

Una settimana di riflessione e il 27 Dicembre ci riprovo a Pula... Speriamo di non rifare un'esperienza del genere.

Buona corsa!

4 commenti:

  1. Sei un grande, ottimo tempo, tutto secondo copione in una gara da 21 km. Hai fatto una marea di errori, medita su quelli, con un po di km in più sulle gambe andrai fortissimo.
    Complimenti

    Maurizio Mameli

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  2. Bene, un buon tempo per la prima mezza!
    Secondo me devi cambiare tabella. Hai forse usato una tabella per maratone che hai interrotto a metà?

    Luca Porqueddu

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  3. No, è stata una tabella ricavata dalla fusione di altre tabelle e sentendo un po' le esperienze di altri compagni di corsa. Forse il problema può essere stato in gara che ho seguito uno troppo veloce, e in allenamento il fatto che corressi soprattutto a sentimento senza un GPS che mi desse il passo effettivo.

    Ciao Ale

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  4. Ale il caro buon cronografo è sempre lo strumento più utile. Sia in allenamento sia in gara meglio che vada a sentimento (se hai un cardio ancora meglio) prendi i tempi a 5, 10, 15 e 20 km. Il gps mette ansia!!!!

    Ciao Luca

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