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giovedì 4 novembre 2010

Girovagare all'alba

Come ho scritto più volte sulle pagine di questo blog, io durante la settimana mi alleno tra le 4.45 e le 6 del mattino.

Ultimamente scendere dal letto diviene sempre più facile. Non so se sia dovuto al fatto che oramai la corsa è una droga o più semplicemente perché dormo bene e quando sta per suonare la sveglia sono già vigile.

Sta di fatto comunque che ogni mattina (in realtà è ancora notte fonda), quando mi devo allenare sono "stranamente" contento di indossare scarpette e gps e buttarmi in strada.

Poi ultimamente, anche se gli allenamenti sono abbastanza faticosi, inizio a notare i dettagli che mi circondano. Ad esempio so esattamente in quali punti ci siano i randagi e a seconda dei punti so quali e quanti siano. A volte vorrei fermarmi a coccolarli, ma loro sono impauriti e scappano appena passo.

In certe zone del percorso faccio il carico di energie olfattive: pasticceria (burro e crema pasticcera), panificio (lievito e farina) e alcune case da cui esce l'odore del caffè appena fatto (non sono l'unico vivo a quell'ora).

Se finisco l'allenamento in un certo intervallo di tempo riesco anche a vedere i titoli dei giornali in anteprima nelle edicole vicine a casa mia.

Di tanto in tanto in netturbini, mi guardano allibiti; hanno una faccia che sembra dire: "Io lo devo fare per portare a casa la pagnotta, ma tu, che cosa ci fai a quest'ora in giro in calzamaglia e tutto sudato... Pirla!". Io allora ripenso a Dante: "Non ti curar di loro, ma guarda e passa".

Domani altra sveglia all'alba per un altro allenamento, perché comunque la corsa è Solo Fatica.

Buona Corsa!

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